Le ultime elezioni europee hanno la loro legittimità e pertanto vanno rispettate.
Certamente è anche necessario confrontarsi con la situazione di un progressivo e marcato distacco dagli strumenti della democrazia rappresentativa che anche in Italia sta diventando un dato patologico. Il partito dei non votanti ha una maggioranza assoluta e la rappresentatività dei partiti ne è fortemente condizionata.
Tale situazione rende ancora più debole la politica con il rischio di una autoreferenzialità sempre più distaccata da chi non si sente rappresentato, ma la vittima ultima appare la democrazia stessa di un Paese.
C’è un urgente bisogno di una ripresa delle Comunità locali che nell’affronto delle problematiche territoriali diventino anche Comunità pensanti, capaci di interloquire positivamente con la Politica rappresentativa. La riduzione dei rapporti della Politica rappresentativa a mondi apparentemente fedeli e contigui per le utilità indotte, in lotta perpetua tra di loro, indebolisce in primo luogo la Politica stessa che al contrario ha bisogno di una Comunità responsabile, che entra nelle problematiche studiando e proponendo soluzioni offerte al dialogo comune in una impostazione sussidiaria, ove tutti possono cooperare al bene comune. Tali Comunità ci sono, vanno sviluppate e chiedono un nuovo rapporto con la Politica
Senza la Comunità muore la Democrazia e con essa la Politica
Massimo Valentini