Perché abbiamo tanto amato Papa Francesco?
Perché tanti lontani dalla Chiesa sono rimasti attratti dalla sua Presenza?
Papa Francesco ci ha preso per mano e ha condotto nell’intimità del Mistero i lontani dalla Chiesa e nell’intimità di Cristo i cristiani. Ci ha fatto conoscere e toccare con mano che questo Mistero per i laici, Cristo per i cristiani, è un atto di amore continuo verso l’uomo, verso la sua fragilità, la sua vulnerabilità. Una testimonianza che risponde al desiderio di ciascuno uomo che perennemente è alla ricerca di un amore vero, di un luogo che possa salvare un desiderio che non riesce a trovare il suo oggetto, ma che improvvisamente incrocia uno sguardo umano che lo abbraccia, in primis i disperati e i derelitti che sono i più pronti a riconoscerlo. Ha testimoniato questa passione infinita per la sofferenza dell’uomo bisognoso. Talmente intimo con questo Mistero, con Cristo, che ce lo ha fatto conoscere e toccare, talmente intimo e talmente immedesimato che lo ha reso libero di fronte a tutti i potenti della terra, rifuggendo da ogni convenienza, costantemente teso, spesso da solo, a ribadire la dignità infinita di ciascuno uomo. Talmente intimo che ha giudicato e smascherato la riduzione ideologica delle religioni e del cristianesimo che diventano strumenti del Potere.
Che bellezza! Che grandezza!
Essendo stato un testimone di questa Presenza la sua salita al cielo non ci lascia soli e smarriti, ma tesi a riconoscere come questa Presenza continua ad operare nella storia attraverso l’umanità di altri umili servitori che sostiene la speranza di ogni uomo.